Ruzzo, Forlini replica a Di Pasquale: "Nessuna epurazione. Non lavoro per conto di Brucchi"

TERAMO – “Tirato per la giacchetta” dalle polemiche della campagna elettorale, Antonio Forlini, presidente del Ruzzo, replica alle accuse della candidata a sindaco Manola Di Pasquale smentendo lo snellimento degli interinali, ma anche gli aumenti retroattivi ai dipendenti di 1000 euro. “La Di Pasquale mi conosce e dovrebbe sapere che il sottoscritto non agisce in nome e per conto del sindaco Brucchi – si legge nel comunicato diffuso dal presidente del Ruzzo -. Peraltro nelle due assemblee tenutesi nel corso del mio mandato, il sindaco Brucchi ha sempre sottolineato la necessità di salvaguardare l’occupazione, anche per ciò che concerne i avoratori interinali. In tal senso è in corso di svolgimento una gara di appalto per l’utilizzo dei lavoratori interinali sino al mese di settembre, anche per garantire (come richiesto da più parti), un costante presidio sui depuratori della costa”. Quanto al caso delll’aumento di 1.000 euro al mese Forlini assicura che si tratta di un solo caso (e non “di alcuni dipendenti”). “Si tratta di un caso relativo ad una palese situazione di “sottoinquadramento” retributivo che il Cda ha ritenuto opportuno sanare, utilizzando precisi criteri meritocratici, senza che (e forse questa è stata la nostra colpa) nessun politico ne fosse preventivamente informato”. “Sono disorientato – conclude Forlini – da chi dietro il claim di “Teramo cambia”, attacca chi sta faticosamente cercando di cambiare un pezzo importante di Teramo (il Ruzzo), dovendo spesso superare le resistenze dei tanti che, probabilmente, preferivano l’andazzo del passato, e i cui scheletri, periodicamente, spuntano fuori dagli armadi”.